Il bello, il brutto e l’Italia.

Il bello dell’Italia sta nella cultura, nella storia e nei paesaggi.

Penso sia uno dei pochi se non l’unico paese in cui puoi andare dai villaggi alpini ai paesaggi brulli e quasi arabi, puoi trovare frutti e ortaggi di tutti i tipi uniti ad una fantasia culinaria unica al mondo.
A distanze non eccessive puoi passare dai giardini e palazzi del 1700 ai castelli medioevali, dai templi greci ai resti etruschi. La storia di questa penisola martoriata è la storia a cui tutto il mondo guarda per capire da dove si viene, per capire cosa ha fatto e cosa può fare l’uomo.

Il brutto dell’Italia sono per un certo verso le contraddizioni degli italiani.

Un insieme di popoli che la storia e il territorio hanno creato e modificato, spesso con la forza per interessi propri o di altri, come tutti i conquistatori passati lungo la penisola attratti da questa lingua di terra in mezzo al mediterraneo.
Santi, poeti e inventori con poca autostima a volte e con eccessiva vanità altre, desiderosi di qualcuno che li comandi salvo poi tradire per qualche promessa. Capaci di creazioni uniche in tutti i campi che poi si lasciano rubare, grandi viaggiatori ma anche emigranti, ingenui e faciloni, analitici e professionali, comunque unici al mondo incarnano la culla della storia insieme agli altri grandi del mediterraneo, non c’è posto nel mondo dove non ci siano italiani che nel bene o nel male si facciano notare perchè spesso la scossa parte da loro.
Sfuggenti, istrionici, accoglienti, furbi, carogne ma anche capaci di grande umanità, finiscono per essere etichettati dai più ignoranti nei modi peggiori ma come sentìì una volta, gli italiani spesso si amano ma non si rispettano. La forma della penisola è già inconfondibile e malgrado tutti i difetti c’è qualcosa in tutte le diversità degli italiani che li rende simili come italiani appunto.
Ci sono caratteristiche comuni dai trentini ai siciliani, dai romagnoli ai pugliesi, dai piemontesi ai calabresi che non si vogliono ammettere ma che esistono. Con senso risorgimentale (a proposito: quante false verità nel risorgimento e anche dopo) mi verrebbe da dire che già solo guardando lo stivale sulle cartine viene da pensare che per forza deve essere un solo paese anche politicamente parlando. Spesso dobbiamo distruggere quello che creiamo, siamo diversi tra noi, io stesso molte volte faccio fatica a sentirmi italiano (forse ..cittadino del mondo) ma se poi guardo all’estero non vedo di meglio onestamente. É curioso inoltre vedere che tra chi oggi parla di separazione, tra i vari popoli italiani, ci siano quelli che forse hanno meno storia di tutti ma questa è l’ennesima conferma del bello e del brutto di questo paese. (fel971)
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Il bello, il brutto e l’Italia.ultima modifica: 2016-06-02T20:52:11+02:00da fel971
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