Viviamo un’epoca di bombardamenti visivi e sensoriali in cui l’immagine dell’uomo
e le immagini in generale sono diventate la vera lingua universale. L’informazione è ormai l’istante, il momento, l’esserci o non esserci. Tutto quel che dovrebbe stimolare pensieri e ragionamenti ha lasciato sempre più spazio alle emozioni istantanee e agli impulsi più terreni. Gli effetti mediatici delle nuove tecnologie hanno velocizzato anche gli stati d’animo. Il fattore emotivo condizionato dai nostri stereotipi sociali oltre che naturali è al massimo. In tutte le epoche l’istinto puro o manipolato ha avuto la sua importanza, spesso tristemente associato a eventi drammatici ma oggi, alla potenza delle parole e dei gesti si sono aggiunte le immagini con i loro lampi suggestionali.
Pensate ad una notizia su di un giornale e in un telegiornale, come ad un libro e all’omonimo film, aggiungete anche le realtà virtuali giusto per non farci mancare niente e vedrete come gli avvenimenti, le persone, i fatti e la vita negli ultimi cento anni sono cambiate sotto questo profilo in meglio e in peggio ovviamente.
Esempi ?
Nei talk show televisivi di approfondimento politico e sociale si tende a guardare più il look e le espressioni in primo piano degli invitati, i movimenti e gli atteggiamenti, la battuta pronta e il mettere in difficoltà l’avversario finendo inevitabilmente in una caciara da pollaio, perdendo di vista naturalmente il significato reale delle parole e dei concetti.
Le soubrette e i divi di turno vengono proposti in una serie di scatti e mini video martellanti (spesso scimmiottati dai non-vip sui social) senza che facciano nulla di particolare se non apparire.
I bambini con la pancia gonfia che muoiono di fame (con in bella vista la richiesta di una donazione) oppure la guerra e il terrorismo, ovunque essi siano, sorprendono sempre ma forse non come prima mentre disastri ambientali e umanitari in pochi attimi vengono spiegati.
I fatti di cronaca insieme alla cucina sono diventati il top negli ultimi anni come le moviole e il gossip e quindi si passa da un momento all’altro dalla moglie uccisa e a tutti gli aspetti morbosi della vicenda alla pizza vegana, dall’abito da sera della principessa al senzatetto che piange, dalle ondate commoventi e melensi dei messaggi in occasioni di eventi o morti celebri alle aggressioni feroci nelle liti per un parcheggio.
Io le chiamo Onde Emozionali, che ci attraversano puntando all’anima rendendoci a volte totalmente insensibili a tutto perché oramai è tutto uguale oppure capaci di isterismi sensoriali portati nella pratica all’estremo, a volte sano e piacevole e a volte squallido e orrido.
Si potrebbe parlare quindi di comunicazione verbale e non verbale, di marketing, oppure di istinti primordiali, di lussuria e goduria o di spirito di sopravvivenza, sicuramente la mente umana è capace di tutto nel bene e nel male soprattutto quando viene influenzata o deviata. (fel971)
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